Il voto del cambiamento by Alessandro Chiaramonte;Lorenzo De Sio;

Il voto del cambiamento by Alessandro Chiaramonte;Lorenzo De Sio;

autore:Alessandro, Chiaramonte;Lorenzo, De Sio; [Chiaramonte, Alessandro De Sio, Lorenzo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Politica, Studi e Ricerche
ISBN: 9788815353870
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2019-09-14T22:00:00+00:00


FIG. 2. Evoluzione 2013-2018 di due indicatori chiave della struttura della competizione partitica.

5. I flussi di voto

Le considerazioni precedenti introducono in modo efficace l’ultima analisi che presentiamo, ovvero un’analisi dei flussi elettorali tra 2013 e 2018[8]. La tabella 5 riporta una matrice di flusso costruita in base ai dati dell’indagine campionaria Itanes 2018 (N complessivo = 1.789). I flussi sono riportati nella duplice veste di destinazioni (fatti 100 i voti di un partito nel 2013, dove sono andati nel 2018) e provenienze (fatti 100 i voti di un partito nel 2018, da quali partiti 2013 provengono)[9]. Tipicamente, l’analisi delle destinazioni è di maggior interesse per i partiti che perdono voti, mentre quella delle provenienze lo è per i partiti che ne guadagnano. In questo senso il primo e più importante dato sta nella crisi dei partiti mainstream Pd e Fi. Qui infatti c’è un dato importante, che è l’indicatore sintetico dei tassi di fedeltà. Nel corso di tutta la Seconda Repubblica, infatti, la percentuale di elettori che si mantenevano fedeli al proprio partito distingueva in modo molto netto i vincitori e gli sconfitti di ogni consultazione. I primi riportavano tipicamente tassi di fedeltà intorno al 75%, mentre i secondi in genere si collocavano intorno al 60% [De Sio e Schadee 2018], a conferma del principio per cui il primo passo per vincere un’elezione (ancor prima di conquistare nuovi elettori) è quello di rimobilitare i propri elettori. Ebbene, quello che emerge chiaramente dalla tabella 5 (parte a) è che queste attese sono rispettate per i vincitori, ma non per i perdenti. M5s e Lega riportano tassi di fedeltà rispettivamente del 72% e del 71% (tipici di partiti vincitori), invece Pd e Fi riportano tassi di fedeltà decisamente critici: il Pd del 51%, ma soprattutto Fi con il 47%. In sostanza, soltanto un elettore su due di questi due partiti mainstream ha confermato il suo voto nel 2018.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.